plenaria1
, 30/05/2013, 11:30 - 13:00

Experts under fire: carcinoma prostatico resistente alla castrazione: novità, speranze, illusioni, certezze

Chairmen: G. Conti
P. Graziotti
Experts: A. Lapini
O. Caffo
Snipers: C. Ortega
S. Spatafora

Il carcinoma prostatico resistente alla castrazione rappresenta un momento drammatico nella storia naturale dei tumori prostatici ad alto rischio e ha rappresentato, fino a pochi anni fa, una sfida impari sia per il medico sia per il paziente.

Poi, lentamente, dal 2004, le cose sono cambiate con la progressiva comparsa sulla scena di nuove terapie in grado di migliorare sia la sopravvivenza sia la qualità della vita.

Oggi lo scenario è radicalmente cambiato, e ancora di più lo sarà domani, con la disponibilità, per l’oncologo e l’urologo, di un “panel” farmacologico variegato, composto di chemioterapici, di inibitori enzimatici, di farmaci ormonali di nuova generazione, di terapie a bersaglio molecolare, di nuovi radioisotopi. Dei veri e propri “game changer”, in grado di ritardare la progressione, di ridurre il rischio di complicanze, di prolungare la sopravvivenza, in qualche modo “cronicizzando” una malattia fino a pochi anni fa ritenuta insensibile a ogni tipo di trattamento.

La nuova sfida è capire quale farmaco usare e quando, in che sequenza, con che parametri di valutazione della risposta; e, forse ancora più importante, chi dovrà avere cura del paziente, che ruolo avranno domani, l’urologo e l’oncologo medico nella gestione di questi pazienti.

Abbiamo chiesto a urologi e oncologi medici esperti di avventurarsi su questo terreno ancora sconosciuto e inesplorato, a volte anche infido, e di provare a offrire ai presenti poche ma chiare ed essenziali indicazioni su come approcciarsi a un problema che già oggi ci tocca direttamente e che nell’immediato futuro farà parte della nostra pratica clinica quotidiana.

 

 

In collaborazione con SIUrO