Pieloplastica laparoscopica e pielolitolapassi per calcolosi gigante

Paolo Fedelini1, Domenico Taglialatela1, Maurizio Fedelini1, Daniele Mattace Raso1, Mario Rubino1, Luigi Pucci1, Clemente Meccariello1
  • 1 Ospedale Cardarelli, U.O.S. di Urologia (Napoli)

Abstract

La calcolosi renale complica il 20 % delle giuntopatie,ma non è una controindicazione a praticare la pieloplastica laparoscopica (Gill 2004) ; in realtà questo vale solo se la calcolosi non si associa ad una infezione importante. Gli AA nel video mostrano un caso di calcolosi gigante unica associato a giuntopatia trattato con tecnica laparoscopica. B.M. a. 44,vien all’osservazione per lombalgia destra. All’anamnesi riferisce un precedente intervento di nefrolitotrissia percutanea a sinistra. La diagnostica per immagini mostra un voluminoso calcolo renale occupante un’ampia pelvi renale,con stenosi intrinseca del giunto. Previo posizionamento di catetere ureterale a destra, in decubito laterale, viene praticato un mini-accesso secondo Hasson e posizionati di altri 2 trokars. Viene praticata un’indaginosa aderenziolisi per notevoli fenomeni di sclerolipomatosi reattiva alla calcolosi inveterata. Viene isolato un ampio tratto di uretere (poi spatulato postero-lateralmente) e quindi viene aperta la pelvi renale. L’estrazione del calcolo è particolarmente complessa per le dimensioni (diametri di 6,5 cm, 5 e 3,5!) e viene realizzata con l’ausilio di una sonda per ultrasuoni con la quale viene fissato il calcolo e lussato all’esterno della pelvi. Viene quindi realizzata la pieloplastica secondo Anderson-Hynes con suture di vicryl 4/0. Al termine della procedura viene posizionato uno stent.

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