Nefrectomia radicale in rene a ferro di cavallo con trombosi endo-cavale : controllo della VCI con tecnica “Piggy-back”

Pietro Cozzupoli1, Ottavio Sicuro1, Edoardo Sgrò1, Luca Carbone1, Domenico Veneziano1
  • 1 Ospedali Riuniti BMM (Reggio Calabria)

Abstract

Il tumore a cellule renali con invasione vascolare in vena cava rimane una grande sfida per chi si occupa di oncologia urologica. Presentiamo un caso particolare di grosso tumore renale sinistro su rene a ferro di cavallo, doppia vena renale, con un trombo endo-cavale che raggiunge le vene sovraepatiche (T3b 3°livello). Il video descrive,step by step, la tecnica operatoria “Piggy-back”, che permette di esporre completamente la vena cava inferiore infraepatica, separandola completamente dal fegato, che rimane connesso ad essa solo con le tre vene sovraepatiche. Questa tecnica, mutuata dal trapianto di fegato, permette, senza aumentare i rischi di complicanze intraoperatorie e mantenendo alta l’efficacia oncologica, di avere un eccellente controllo vascolare che, in casi come quello presentato, può evitare il ricorso all’utilizzazione della circolazione extracorporea e consente, all’equipe urologica, di portare a termine l’intervento, senza l’ausilio dei cardiochirurghi. Il video dimostra, inoltre, come sia possibile, in reni a ferro di cavallo, la presenza di vascolarizzazione anomala (in questo caso una grossa vena dell’istmo, anch’essa con trombosi neoplastica), la cui componente arteriosa deve essere salvaguardata per mantenere integra la vascolarizzazione del parenchima renale residuo.

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