Fistola ureterovaginale post-partum isolata: nuova patologia? Reimpianto laparoscopico.

Paolo Fedelini1, Maurizio Fedelini1, Daniele Mattace Raso1, Mario Rubino1, Domenico Taglialatela1, Luigi Pucci1, Clemente Meccariello1
  • 1 Ospedale Cardarelli, U.O.S. di Urologia (Napoli)

Abstract

Gli AA presentano un caso di fistola uretero-vaginale verificatasi dopo parto spontaneo. Non sono stati ritrovati in letteratura casi analoghi.
Pz di 32 a.,dopo dieci giorni dal secondo parto naturale (riferito estremamente prolungato e conclusosi con applicazione di ventosa ed episiotomia) riferisce incontinenza urinaria. La cistoscopia non evidenzia la presenza di tragitti fistolosi tra vescica e vagina. Non viene riconosciuto il meato ureterale sinistro; l’emitrigono di sinistra appare sollevato e di colorito biancastro,come da ischemia. L'UROTC evidenzia una sub-stenosi del tratto terminale dell’uretere sinistro ed una perdita di m.d.c. in vagina. In posizione laterale,viene inserito il trokar di Hasson in ombelico. Un trokar da 11 viene posizionato a metà della linea ombelico-pubica ed un trokar da 5 a metà della linea ombelico-spina iliaca anterior-superiore. Derotato il sigma,si accede alla vena genitale e quindi all’uretere. L’uretere viene isolato fin nel tratto intramurale fino all'identificazione del tratto fistolizzato. Resecato il tratto stenotico l’uretere viene spatulato e reimpiantato in vescica con anastomosi a punti staccati posteriore e continua anteriore,su stent doppio J 7 Fr posizionato contestualmente. Durata intervento : 90 minuti. Decorso post-operatorio regolare. Dimissione in IV giornata. Rimozione catetere in VIII giornata. Rimozione stent 3 settimane. A 2 mesi paziente asintomatica.

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