Papaverina e fentolamina come farmaco-terapia intracavernosa di seconda linea in pazienti con dolore da PGE1

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INTRODUZIONE
Uno dei problemi principali della farmaco-terapia intracavernosa (FIC) con prostaglandine E1 (PGE1) è il dolore, presente nel 30-40 % dei pazienti.
Abbiamo valutato il confort e le eventuali complicanze della FIC con papaverina+fentolamina (Pap+Ph) nei pazienti con dolore alla PGE1.
Questa terapia, utilizzata negli Stati Uniti fin dagli anni ’80, è prodotta anche in Austria e in Olanda e può essere quindi somministrata in Italia con indicazione non off-label.

MATERIALI E METODI
Dal 2003 al 2012, presso l’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma 320/760 (42%) pazienti con disfunzione erettile dopo prostatectomia radicale hanno lamentato dolore al primo test con PGE1. Tali pazienti sono stati avviati alla FIC con Pap+Ph.
Tale associazione farmacologica è commercializzata come preparato galenico presso una farmacia di Roma.
Tale test si esegue somministrando 0,2mL (papaverina cloridrato 4 mg e fentolamina mesilato 0,14 mg) con un nuovo ago 34 G 8 mm di recentissima tecnologia.
In caso di scarsa risposta clinica al primo test seguono altre somministrazioni al fine di ottenere nel più breve tempo possibile il dosaggio ottimale personalizzato.

RISULTATI
Nessun paziente ha riportato dolore a seguito del trattamento.
Le risposte cliniche alla FIC di seconda linea sono sovrapponibili a quelli della FIC con PGE1.
L’unico rischio di questa associazione, nei pazienti con buona risposta clinica, è l’insorgenza del priapismo nel 7% (25/360) dovuto alla scarsa inattivazione del farmaco che soprassatura i recettori.

CONCLUSIONI
L’associazione di Papaverina e Fentolamina come terapia di seconda linea in pazienti con dolore da PGE1 consente una risoluzione del dolore nel 100% dei pazienti, ha una efficacia sovrapponibile alla PGE1 ma l’utilizzo è raccomandato sotto stretto e continuo controllo medico specialistico.

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