Critica metodologica matematico storica alla sorveglianza attiva nel tumore della prostata
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La SA,scrive Klotz,nasce come soluzione rispetto alla vigile osservazione per ridurre rischio di overtreatment e selezionare pazienti affetti da malattia clinicamente non significativa(MCNS)con ragionevole accuratezza.Il CAP risulta l’unico tumore solido diagnosticato non perché obiettivato da imaging ma perché il PSA(un numero)risulta fuori norma.L’approccio medico/filosofico al problema risulta conseguentemente profondamente diverso e complesso.Dobbiamo tener presente che rischio di mortalità organo specifica nel breve/intermedio periodo è basso ma presente.In base a tali considerazioni riteniamo sintetizzare una critica formale,ma costruttiva basata sui dati storico/matematici presenti in letteratura.
Tralasciando il concetto di ragionevole accuratezza che mal si sposa con cultura occidentale dove è il ragionevole dubbio ad inibire un’azione,le critiche istituzionali rivolte alla metodologia della SA risultano capziose e assolutamente secondarie.
Il fulcro primario del problema,infatti,risiede nell’attendibilità dei parametri utilizzati.
Tali criteri riguardano:1)definizione di MCNS:diverse definizioni basate su criteri aleatori e anatomopatologici dopo chirurgia(studio caposaldo di Epstein)2)Inattendibilità predittiva della PSAV:attualmente mancanza di attendibilità del dato.Fluctuating PSA.3)Inattendibilità PSAD legata alla variabilità intrinseca del PSA e dato ecografico.4)PHI e PCa3:secondo curve di ROC presentano accuratezza solo lievemente superiore al PSA comunque insufficiente per corretta selezione del paziente5)Biopsie prostatiche:ad oggi bio risulta strumento approssimativo legato alla casualità non prevedibile6)ruolo della ribiospaia:nessuna capacità ristudiante7)RNM:risultati non confortanti8)concetto di malattia a bassissimo rischio:dagli studi sul microfocolaio emerge come la percentuale di MCS varia dal 60-70% e come unico valore predittivo risulta il margine positivo alla successiva RRP.9)follow-up inadeguati.
In considerazione di quanto esposto la SA non aggiunge nulla rispetto alla vigile osservazione,solo aumentata morbilità.
Con gli strumenti predittivi attualmente utilizzati è presunzione pensare di poter selezionare accuratamente pazienti affetti da CAP a basso/medio rischio.
Pur in presenza di un overtreatment non giustificabile la priorità rimane la ricerca di valori predittivi più accurata in modo da selezionare con accuratezza adeguata e non ragionevole pazienti da sottoporre al trattamento idoneo
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