PCNL “Tubeless”: il nuovo standard?

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Obiettivi: per ridurre i tempi di ospedalizzazione ed i disagi legati alla PCNL standard, pur con gli stessi risultati, è stata messa in discussione la necessità di posizionare una nefrostomia al termine della procedura (tubeless PCNL). Scopo di questo studio retrospettivo è confermare questi risultati sulla base della esperienza presso il nostro “Stone Center”.

Materiali e metodi: Dal giugno 2002, sono state eseguite 209 PCNL tubeless (solo doppio J senza nefrostomia) per calcolosi renale. Di queste, 89 in posizione prona e 120 in posizione supina. I criteri di selezione per la procedura “tubeless” sono uguali per entrambe le posizioni (bonifica del calcolo; assenza di perforazioni del sistema collettore e di sanguinamento maggiore). Non è stata eseguita coagulazione del tramite o iniezione di collanti emostatici.

supine prone
pazienti 120 89
Età media (aa) 49.4 (20-77) 50.3 (29-71)
BMI 26.9 25.1
Stone burden (cm2) 5.2 (2.1-17.0)5.4 (2.2-23.2) cm2

Risultati Supine(120) Prone(89) Overall(209)
Operative time (min) 72; 109; 90,5
Mean blood loss (g/dL) -2.24; -1.9 -2.07
% trasfusioni 4 (3,3%) 3 ( 2,5 %) 7 (3,34%)
Embolizzazioni 3 (3,3%) 2 (2.2%) 5 (2.3%)
Lesioni coliche 0 0 0
Febbre >38°C 12 (10%) 10 (11.2%) 22 (10,5)
Degenza (gg) 2,2 (1-10) 2,5 (2-12) 2.35 (1-12)
Convalescenza (gg) 14.3 15.2 14,7
Stone free rate (%) 96,1% 97,5% 96.6%

Discussione: In base alla nostra esperienza, indipendentemente dalla posizione, non posizionare la nefrostomia in pazienti selezionati non ha causato un aumento delle complicanze rispetto a quelle riportate per la tecnica standard. Per contro, la procedura “tubeless” ha determinato vantaggi in termini di ridotti discomfort, ospedalizzazione e convalescenza.

Conclusioni: La PCNL “tubeless” non va considerata un azzardo ma la naturale fine di una PCNL ben eseguita. Nel nostro Stone Center, è diventata una procedura routinaria che viene eseguita nell’80% dei pazienti con calcoli trattati per via percutanea

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